Arcadia è una storica regione nella penisola del Peloponneso, che nel corso della storia della letteratura ha identificato una sorta di mondo idilliaco in cui la generosità della natura offriva spontaneamente il sostentamento ai suoi abitanti: ninfe, driadi e spiriti della natura stessa.
Soggetto artistico nelle arti visuali, sin dall’antichità, fu anche ispirazione per il poeta Virgilio che ambientò le sue “Bucoliche” in un mondo molto simile ad Arcadia che diventò il simbolo della semplicità dello stile di vita e dell’attaccamento alla natura.
Durante il Rinascimento anche l’importante scrittore italiano Torquato Tasso rivisitò il tema del mondo bucolico nella favola pastorale “Aminta”.
Arcadia non è una società ed una natura idealizzata dall’uomo secondo le proprie esigenze ma il simbolo di un modo spontaneo di vivere la vita, lontano dalla corruzione della civiltà.
Nel 1690 venne anche fondato un vero e proprio movimento letterario: l’Accademia dell’Arcadia che vide tra i suoi appartenenti filosofi, storici e scienziati galileiani.
Ebbene la ‘nostra’ Arcadia, in omaggio al suo importante passato ma senza cadere nel manierismo letterario, assume quali assiomi paradigmatici:
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